Organizzarmi per riuscire a passare una intera giornata fuori casa è sempre complicato, ma se Gian Marco Bragadin organizza un incontro in cui parla di certi argomenti come solo lui e pochi altri sanno fare il modo lo trovo.
Mi piace molto il taglio che riesce a dare ad ogni argomento che affronta: facile, divulgativo, chiaro; ma, soprattutto, riesce a cogliere il ‘filo rosso’ che collega tutto e che rende semplice fare quei collegamenti tra le diverse discipline che permettono di guardare oltre gli avvenimenti quotidiani, apparentemente banali e isolati.
Si è parlato di tutto: karma, contatti, segni, messaggi; chi li manda, come si ricevono, come si interpretano – perchè proprio in questo tempo….
Siamo in un momento di passaggio estremamente importante. Se in passato le lezioni karmiche potevano diventare anche molto pesanti, pur di venir comprese e superate, oggi c’è la possibilità di compiere lo stesso percorso con minor sofferenza ed in minor tempo. Una sola condizione: maggiore consapevolezza.
Non ci sono più scuse. Ogni informazione è ora immediatamente reperibile (e gratis…), si creano facilmente contatti; incontri un tempo impensabili si possono organizzare velocemente e la diffusione della conoscenza consapevole è ormai inarrestabile.
Non limitatevi all’apparenza, alle versioni ufficiali… fatevi delle domande, valutate TUTTE le risposte ed accettate solo quelle che vi ‘risuonano dentro’, quelle più adatte a voi.
Perchè il romanzo “Il Codice da Vinci” ha avuto questo successo strepitoso? perchè ha fornito una versione alternativa della storia che le persone hanno sentito molto più vicina alle proprie corde di quella tramandata da due millenni (anche se nemmeno questa è strettamente corretta). Tutti hanno iniziato a parlarne, si è infranto un tabù… E così per tutto il resto.
Il nostro Testo Sacro più vicino al concetto di Amore, i Vangeli, contiene tra le righe informazioni preziosissime sulla capacità di manifestare, sulla reincarnazione, sul Divino che è in noi e sulla non necessità di dover passare da un tramite per comunicare con esso.
Siamo liberi. Abbiamo il potere. E se abbiamo dubbi su come usarlo basta chiedere, le risposte arrivano sempre… sono i Segni. La Segnanalisi è una disciplina ben precisa il cui maggior esperto è proprio Bragadin.
Chi ci manda i segni? ‘il Cielo’, si può dire; ma possono essere i nostri cari, le Guide, i Maestri, gli Angeli o i nostri Fratelli Celesti di cui Jo Alberti, presente al seminario, ci ha offerto una canalizzazione in tempo reale.
I suoi Compagni del Cielo ci hanno esortato ancora una volta, infatti, a fare attenzione a ciò che ci circonda, e a saper usare al meglio le nostre potenzialità… a cominciare dallo zittire la televisione e la paura che cerca di inculcarci ad ogni costo ma anche dalle onde elettromagnetiche del cellulare: oggetto utilissimo ma da usare con criterio e parsimonia.
Insomma: tutto è pronto, sta per succedere qualcosa di molto importante ma i primi che devono innescare il processo siamo proprio noi. Stare fermi ed aspettare non è contemplato, pena perdersi tutto il meglio.
Chiedere, informarsi, valutare con spirito critico, prendere in considerazione anche risposte non convenzionali – se convincono di più – e così via, per ogni dubbio ed ogni domanda.
Non avrei voluto mettere alcun riferimento sui relatori, proprio per spingervi a fare da soli la ricerca (come vogliono loro!) ma mi pareva troppo cattivo… 😀 Ve ne lascio un paio, poi dovrete approfondire da soli
MAREDILUCE – Gian Marco Bragadin
In tutto questo non poteva mancare una piccola (ma nemmeno tanto piccola) esperienza personale.
Mentre ero in coda per andare in bagno, durante una pausa, una dottoressa olistica nota la mia tosse persistente da fumatrice incallita di cubani. Sono ormai due inverni che non me ne libero: l’anno scorso mi hanno rifilato 3 antibiotici diversi, quest’anno sto cercando di tamponare con altre cure alternative ma non ottengo risultati duraturi… e ritrovarmi in luoghi pubblici mentre mi prende un accesso è sempre molto imbarazzante.
Questa dottoressa va subito al sodo: “Problemi ai polmoni sono la conseguenza della tristezza. Perchè sei triste?”
Una mazzata. Io bofonchio un “Non sono triste, ma solo molto stanca” e scappo nel bagno appena posso, ma mi è rimasto in testa tutto il giorno. Sono triste? Mah, forse sì. Però più che tristezza la definirei ‘mancanza di gioia’ – troppe preoccupazioni (probabilmente per nulla), ansia, fretta, distrazione sulle cose importanti perchè ce ne sono troppe da fare in poco tempo, perdendosi così il gusto dei momenti magici.
Ma la Gioia dove la trovo? E’ davvero solo una questione di poco tempo?
Intanto ho trovato questo link di medicina cinese, che indica il punto su cui lavorare per polmoni malconci.
e ieri sera ho insistito un po’. Digitopressione, sia chiaro: non mi metto ad infilzarmi spilli da cucito senza cognizione di causa.
Sarà stata autosuggestione, ma ho dormito tutta notte senza tossire: un miracolo.
…a me piace pensare che sia stato un Messaggio chiaro e tondo dai miei Angioletti (e quello era certo un posto facile dove ricevere messaggi)… un intervento d’urgenza per la tosse senza medicinali e, molto più importante, un invito forte a lasciare la tristezza per fare spazio alla Gioia. Bene, ho qualcosa di molto bello su cui lavorare. <3